giovedì 29 settembre 2011

Grappoli di uva

Mentre l'uva sta diventando vino, le foto dei miei grappoli stanno maturando per diventare acquarelli.
Questa è l'elaborazione di una mia foto in cui i colori sono esasperati.
Vorrei trovare il modo di dipingere sul bagnato a colori scuri e vividi senza cadere nel mud (parola inglese che sintetizza il concetto di fango).
Gli acquarellisti vivono nell'incubo permanente del mud, mentre tutti gli altri pittori possono tranquillamente cancellare, rifare e sovrapporre.


Lo studio è l'unico metodo di esaminare i problemi prima che si presentino su un costoso foglio di carta Arches.
Come i colori reagiscano tra di loro è sempre un po' misterioso: a volte, mentre sono bagnati, sembrano perfetti, poi schiariscono e si devono scurire andando incontro al temutissimo mud.
Mi sono attrezzata di carta Studio Fabriano da 300 gr. e senza preoccuparmi troppo ho cercato di trovare il mood (parola inglese che sintetizza il concetto di sensazione e atmosfera).


Mentre studiavo come rendere i colori dell'uva e delle foglie dopo averli forzati a modo mio, ho scoperto di avere una preferenza per i colori terziari.
Conoscete il libro "The watercolor artist's guide to exceptional color" di Jan Hart ? In questo libro sono descritti vari schemi di colore usati dagli artisti di tutte le epoche.
Ho preparato una tavolozza di colori terziari : giallo-arancio, verde-giallo, rosso-arancio, turchese, rosso-viola, blu violaceo, e prendendo spunto da altre foto ho dipinto altri due grappoli.

Adesso mi faccio coraggio e, prima che esca il vino novello, metto mano a tubetti e carta bella per realizzare un lavoro degno di firma (con brindisi).
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