mercoledì 9 novembre 2011

EWA KARPINSKA: il Ciclo dell' Acqua nell'Acquarello

La mia passione per l'Acquarello, unita alla curiosita', mi ha portato a diventare amazonauta.
Quanti libri sembrano contenere giusto quel qualcosa che sto cercando...e in questo aver studiato il francese a scuola per anni mi è stato di grande aiuto, perche'la scuola francese di acquarello  usa l'acqua
in modo "ciclico"sfruttandone di volta in volta tutte le possibilita'.



   Uva d'agosto - dipinto seguendo il ciclo dell'acqua
 Se non conoscete gia' "L'eau creatrice" di Jean-Louis Morelle o "La lumiere de l'eau" di Ewa Karpinska è il momento di andare a vedere come lavorano gli autori.

Morelle ha dipinto soggetti semplicissimi, come la bottiglia di plastica dell'acqua, la lattina schiacciata, o paesaggi di periferìa, le case con i ponteggi ed i teloni, quasi senza disegnare se non con il pennello, ritirando il bianco in fasi successive in modo che l'essenza  della realta' affiori sulla carta, delicata e drammatica.

Ewa Karpinska, allieva di Morelle, è partita con i metodi del maestro, ma è andata ancora piu' in la'.
Lei dell'acqua in relazione alla carta ed al colore ha fatto uno studio accurato ed ha stabilito un ciclo guardando al quale si possono ottenere, anche nell'apparentemente casuale, gli effetti voluti. 
Trovare nella cassetta delle lettere  il libro della Karpinska  è stato l'ennesimo colpo di fulmine.

Il ciclo dell'acqua descritto da Ewa
 Tutto quello che mi sembrava certo si è frantumato, ho incominciato ad intelaiare la carta, mi sono procurata i pennelli di petit-gris e in qualche modo è cambiato di nuovo il mio percorso.

Se il Maestro Angelo Gorlini mi aveva trasmesso il gusto della performance veloce, con Ewa l'acqua diventa una amica che in cicli di performance successive puo' dare ancora altri risultati.

Dipinto da una demo di Ewa Karspinka
 Mi sono abituata a termini come inondazione totale, inondazione parziale...ma il mio preferito è raviner a l'eau  , ovvero mettere l'acquarello sotto il getto dell'acqua e lasciare andare il colore per la sua strada.
Allora essere una acquarellista in cucina è stato un must...il lavello sempre pronto.
Se i lavori erano in grande formato, allora la vasca da bagno...Il lago d'autunno (vedi Mini Gallery), nella zona chiara è tutto un traffico di aureole volontarie e "ravinazioni" all'acqua.
Quanti colori e quanta carta si sono rovinate in questi esperimenti ! Ma quanto mi sono divertita...ed ho imparato ad essere felice dell'azione stessa di dipingere.

Rose di Santa Rita
 Questo mio acquarello,  pittura diretta dal vero sul bagnato, senza liquido per mascherature, senza disegno, è una sintesi dei due metodi, ed è stato realizzato usando i colori  preferiti dai due maestri: Rouge Blockx, Blu Blockx e Rosso Ossido trasparente Rembrandt.

- Tutti i segreti del ciclo dell'acqua...

martedì 8 novembre 2011

L'ENTUSIASMO NELL'ACQUARELLO: IL MAESTRO ANGELO GORLINI

Da poco tempo  abitavo a Pavia e avevo molta nostalgìa della citta' appena lasciata, Torino.
Mi mancavano gli spazi ampi, e sopratutto i portici, che anche nelle giornate climaticamente piu' infauste permettono di fare tante passeggiate senza (quasi ) aprire l'ombrello.

Poi avevo nostalgìa delle lezioni di Acquarello.
Ad un certo punto il Caso (o il Destino..) mi ha fatto incontrare una pittrice che frequentava la scuola del Maestro Angelo Gorlini.

Disegnando con la canna di bambù e dipingendo poi sul bagnato con pennello da decoratore in meno di 20 minuti

Ho avuto modo di frequentare,con la mia amica pavese, alcune lezioni di tipo full immersion (mattina, pausa pranzo, pomeriggio = 4 lezioni-lavori).


Il primo impatto con il metodo Gorlini
Se non avete mai visto  in azione il Maestro Gorlini, le mie parole non basteranno a farvi capire come puo' funzionare...


Il Maestro è un  estimatore di Martinez Lozano, notissimo in Spagna (e  da noi grazie anche  alla scuola di Gorlini) per un modo di dipingere rapido e basato sull'immaginazione, che guida una gestualita' capace di superare in pochi minuti tutti i problemi espressivi.
Una fotocopia come soggetto, un pennello piatto che somiglia a quelli da decoratore, una canna di bambu', che  mi ha fabbricato e regalato perche' non si trovano in commercio (almeno non così), la tavolozza con i colori spremuti disinvoltamente, una bottiglietta spray, e il Maestro ci fa vedere come fa.

Siamo accalcati intorno al suo tavolo: sembra facile, sembra istintivo dipingere così e poi vai al tuo posto, stessa fotocopia, poco tempo per buttarsi sul foglio bianco e bagnato con decisione e... il miracolo (pur con vari livello di esito) riesce a tutti!
Dopo il maestro, sostenuti dal suo entusiasmo, provarci in qualche modo è facile:  a casa sara'tutta un'altra storia.

Unico caso di nudo nel mio repertorio. Il commento del Maestro: nei nudi, bisogna enfatizzare le forme, anche se la modella è magra !
Ma l'entusiasmo che comunica questo modo di dipingere è riuscito a sciogliere le mie mani dalla paura del bagnato, dalla paura di rovinare i fogli ed ha cambiato tutto il mio modo di sentire la pittura ad Acquarello, che era quasi un  "colorare" disegni.

Non ho avuto modo di continuare le lezioni. Un problema di salute, un lutto in famiglia....insomma lo stesso destino che mi ha aperto tante porte, poi un po' a suo arbitrio, le chiude.
Conservo un bel ricordo del Maestro Gorlini, del gruppo degli acquarellisti,  e tuttora seguo le sue attivita' e quelle dei suoi allievi sul web .
In Francia è tanto stimato che viene invitato come ospite di onore in mostre prestigiose, ed il prossimo numero di "l'Art de l'Aquarelle" (una bella rivista francese che viene tradotta anche in inglese) gli dedica un articolo speciale.

E per finire il Post, ecco gli strumenti con cui ho fatto i lavori durante le lezioni.

lunedì 7 novembre 2011

UN AIREDALE PER AMICO

Girando sul web, in giornate piovose come oggi, mi è capitato di trovare la foto di un pittore  insieme ad un cane.

un Airedale terrier
 Cosa mi ha spinto a cliccare ed andare avanti?
Quell'animale sembrava la fotocopia di un altro, il mio.
Tanti anni fa ho avuto un Airedale, una razza di terrier che non è molto diffusa. Sono cani così simpatici che negli States il nome "airedale" è sinonimo di simpaticone...
Rocky Roberts (quello di STASERA mi BUTTO, mi BUTTO con teeeee) cantava accompagnato da un complessino che si chiamava "The Airedales".





Robert Genn and Emily Carr


Comunque il mio-suo airedale mi ha portato a scoprire che Mister Robert Genn è un pittore che ama scrivere lettere due volte la settimana e le manda a chi lo desidera.
Ci sono giorni che mi domando come ho fatto prima a vivere senza...
Le "Twice letters di Robert Genn", scritte con una  grande varieta' di argomenti,  sono collegate alle problematiche di chi  vive d'arte, a volte ricche di umorismo, sempre abbastanza inconsuete... trovarle nella posta e' diventata una piacevole abitudine .
Il sito di Robert Genn è collegato a Painters keys e Painters post : anche lì troverete materiale interessante se siete, come me, curiosi ed appassionati di arte..... e tutte le lettere arretrate, ovviamente.

domenica 6 novembre 2011

LE TECNICHE UMIDE DI THIERRY DE MARICHALAR


Acquarello di Thierry de Marichalar
 Un pittore molto generoso che  ha pubblicato  sul web tante dimostrazioni in modo chiaro sulla tecnica umida,è Thierry de Marichalar.
Molti lo conoscono gia',senz'altro,ma se non lo conoscete andate e curiosate (il link è a fine pagina).

Thierry è un architetto e quindi ha dato, a suo modo, un tocco di controllabilita' a cio' che sembra essere incontrollabile: la tecnica di pittura sul bagnato.

Nel suo blog, che pero' è strutturato come un sito, ha messo dei dossier tecnici che illustrano il suo metodo ed un paio di video.
Io ho provato alcune sue demo ed il risultato è stato piacevole.
Ci sono demo per accedere alle quali dovrete chiedere una password, ma è semplicissimo e si fa una sola volta.L'accesso poi sara' sempre con quella.

Thierry usa una tavolozza di 12 colori winsor &newton ,quindi i piu' reperibili sul mercato qui da noi, attualmente ,e carta Arches che ha un tono base un po' "terne"a suo stesso dire ma che permette, con la resistenza che la contraddistingue, di bagnare,bagnare e non vedere...i buchi dopo tutte le bagnature,come puo' accadere con altre carte da 300 grammi.
Se amate i gatti andate a vedere il procedimento di  Thierry per ritrarli.


Acquarello di Thierry de Marichalar
 Il lavoro di questo pittore con le tecniche umide è un po' l'essenza della scuola francese,che nell'acquarello privilegia il lavoro sul bagnato e la "maitrise"delle reazioni tra acqua,fasi di umidita' e densita' di colore.
Al punto "dossier"tecnico del blog troverete le spiegazioni per realizzare queste demo,come ho fatto io con lo stesso spirito con cui si partecipa ad una lezione.E poiche' i soggetti sono tanti non farete fatica a sceglierne uno che vi piaccia(fiori,animali,figure e paesaggi ...).

Buona pittura!!!



Acquarello di Rita Vaselli da una dimostrazione di Thierry de Marichalar


Link al sito di Thierry De Marichalar


sabato 5 novembre 2011

PITTURA BOTANICA: CLAIRE FELLONI

- Piccole GRANDI lezioni..
Voglio presentare a chi non la conosce gia' Madame Claire Felloni.Io l'ho incontrata,per caso, sotto forma di libro alla libreria Payot di Ginevra.
Mia figlia per ora vive in quella zona e se vado a trovarla, una visita il parco delle Eaux-vives e alle librerie del centro sono quasi obbligatorie.Il mondo francofono adora gli acquarelli!



La signora oltre che essere pittrice botanica e studiosa di biologìa,ha un bel modo di trasmettere cio' che sa e lo fa con generosita' sul suo sito le cui lettere quasi settimanali, sono per me una piacevole abitudine.
Le petits leçons di cui parla il libro sono una parte delle lezioni,ma sul sito ce ne sono molte altre,ricche di dettagli sulla tavolozza e sui metodi usati.

Sono tante ma  tutte ordinatamente archiviate.
L'unica cosa con cui non concordo, è l'uso della carta Sennelier: io l'ho comprata e  mi inchioda il pennello
come se dipingessi sulla carta assorbente.
Per il resto il libro è stampato benissimo, un vero piacere da guardare.
Edizioni come queste, dopo essere state baciate dalla patina del tempo,verranno comprate tra qualche anno per tagliare le pagine ed incorniciarle, come gia' si fa  per certi  libri di antan.

I colori che usa questa pittrice sono quasi tutti  Winsor & Newton,con un po' di rimpianto per certi colori che la ditta non produce piu' o ha rimodernato per aderire a criteri di permanenza piu'alti.

Visitate il sito di Claire e la ricca collezione di tavole che contiene ,oltre agli articoli di interesse botanico.
Dovrete cercare un po'negli arretrati ,ma ne vale la pena.
http://www.aquarelle-bota-clairefelloni.com/

venerdì 4 novembre 2011

UN BOSCO SOTTOCASA



Il borgo di Nazzano(21 abitanti) a fine maggio
 Ho vissuto per anni in queste zone ma nessuno mi aveva mai raccontato che c'era un bosco sottocasa...
Chissa' perche' tutti sappiamo che apre un nuovo ipermercato ma non c'è un volantinaggio per queste realta'
così preziose.Ho scoperto questo luogo per caso: un' amica  mi aveva raccontato di una bella villa con gli archi che si vede dalla pianura. Un giorno ,per curiosita',aveva preso la strada verso il borgo di Nazzano nella speranza di poterla visitare.Quel giorno c'erano i cancelli aperti e poiche' il marito di questa amica  ha un talento particolare...in breve il custode li ha fatti entrare nel bel giardino e dare un'occhiata in giro.


Dal Borgo verso il bosco
Nel maggio del 2009 il trasloco tra Pavìa e Voghera poteva definirsi concluso ed è incominciata
l'eplorazione dei luoghi vicino a casa.Ricordandomi del suggerimento della mia amica mi sono ritrovata
a Nazzano in un sabato mattina di sole e vento leggero:il momento ideale per fare amicizia con i luoghi.
Il castello ed il piccolo borgo che lo circonda sono così belli che sembrano finti, un set da film che attenda l'arrivo degli attori...ma la misteriosa indicazione "giardino botanico"era,per me, un irresistibile  invito ad andare piu' avanti.


Una fila di cipressi,un campo di grano gia' alto.Tra primavera ed estate

Ai  lati delle strade,dai fiori bianchi delle acacie cadevano petali come coriandoli,ad ogni soffio di vento, i papaveri rossi sulle prode, erano come cuori palpitanti nel sole.I viburni e le acacie  nell'aria appena mossa,
lasciavano il profumo della primavera.


 papaveri  lucidi come gioielli

Una sorpresa scoprire questo luogo,perdersi nel volo delle farfalle,nel canto degli uccelli,nel colore delle ginestre.
Ci sono giorni che penso che il paradiso abbia aperto le porte e ci sono  gia' dentro.


Ginestre e Pini ,prima di salire verso il Santuario della Madonna del Monte

Aria,Sole,Brezza leggera,Profumi e Colori...Cammini accanto alla persona che ami e ti riempi di una energìa che sembra aumentare ad ogni respiro.I maggiociondoli ed il canto del cucculo...a 10  minuti da casa ho incontrato tutto questo.Automobili ne passano pochissime e meno di tutto il sabato mattina.



Qui eravamo sulla buona strada per il Santuario ma abbiamo fatto una svolta
che ci ha portato da tutt'altra parte

Cammina ...cammina ...c'inoltriamo verso un sentiero che dovrebbe portarci al piccolo Santuario sul colle,
ma vi anticipo che siamo riusciti a trovare come arrivarci quasi 2 anni dopo.




Al mattino ci sono ancora gocce di rugiada sulle foglie
                  Il Bosco sottocasa è un luogo amico per tutte le stagioni.


Anche con la neve la passeggiata "sottocasa"è un momento di gioia

Quando nevica arrivare quassu' con i doposci e sprofondare nella neve alta è bellissimo.
Spesso abbiamo notato che siamo i primi e gli ultimi a passare.

Le nostre orme sul sentiero ,siamo i primi a camminare nella neve

Torno  a Nazzano tutte le volte che desidero di respirare aria ossigenata.Ci sono tornata con ogni stagione,da quella della neve, a quella dei funghi (è una zona ricchissima di esemplari buoni e non),da quella dei papaveri a quella delle nebbioline quando le querce e le felci hanno tinte di oro antico.Ogni volta ho riportato a casa il senso di spazio e di energia di una passeggiata nel bosco,dove querce,  pini e castagni si fondono in modo abbastanza inconsueto per essere a soli 339 metri sul livello del mare.
Adesso il bosco di Nazzano è una parte importante del mio giardino virtuale e con i cambiamenti delle stagioni e del clima non è mai scontato,c'è sempre qualcosa di inaspettato da vedere e da fotografare.

mercoledì 2 novembre 2011

I CICLAMINI E JEAN-LOUIS MORELLE

Il cambio di stagione corrisponde spesso al desiderio di portare in casa una pianta fiorita.


E' un modo per portare il giardino tra le mura di casa.
Questo è per me il momento dei ciclamini... Colorati, a petali sfrangiati, con fiori grandi e con fiori miniatura.. Mantenerli in buona salute  non è sempre  facile, fuori fa freddo o c'è troppo vento, dentro fa caldo.             Fotografare le mie piante è un modo per farle vivere un po' di piu', tra terrazzi troppo ventilati e interni
a volte troppo caldi.

Dipingere dal vero è una esperienza a parte se si riesce a farlo di getto, quasi senza disegno.

Ciclamini ad acquarello - pittura diretta dal vero
In Francia questa pittura diretta trova nella scuola di Jean-Louis Morelle un valido insegnante.
Per me, scoprire  Morelle e le tecniche umide è stata una specie di calamita' perche'mi ha talmente
entusiasmato  che è stato difficile riemergerne senza rimanere stregata dal Blu Blockx ed dal Rosso Ossido Trasparente...forever.

- La pittura diretta ed i segreti del colore - Jean Louis Morelle


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