sabato 26 gennaio 2013

UNA SETTIMANA SENZA DIPINGERE

Questa settimana i pennelli ed i colori sono stati riposti ed anche un po' nascosti, perchè sono venute a trovarmi   Valentina Beatrice ed Alice.
Beatrice ed i Miniponies con cui giocava la sua mamma da bambina
E' stata una visita con la gioia leggermente annebbiata  da un brutto raffreddore che ,partendo da Valentina,ha contagiato tutti noi.
Le visite di mia figlia seguono l'agenda del marito che spesso ha impegni di lavoro fuori casa e quindi essere qui,in famiglia e non da sola ,con due bimbe che fanno 31 mesi sommate insieme( e più di 22 chilogrammi) è un modo di dare sostegno a lei e contemporaneamente avere la gioia di lunghe ore insieme. Avere due bimbe in casa è entusiasmante e non c'è tempo per dipingere o scrivere il blog,tanto è la gioia di occuparsi di loro,di giocare insieme,di parlare!

Ora Beatrice parla e mette gli articoli che sono così essenziali in italiano...questo è...questo è il  Giallo! Questo è il   Blu!Con che gioia identifica i colori tra cui per ora il più amato pare il giallo!
Guardando tra i miei colori,aprendo i cassetti dove lei sa perfettamente che si trovano, è così felice di scoprire il giallo. E quel giallo visto cento volte non manca di stupire..."E' bello,questo ...è bello."
Per Beatrice, moltissime cose sono belle!

Sciogliere le trecce.... dopo tanti anni mi ha emozionato.
Danilo ha trovato in cantina giocattoli  che abbiamo  salvato dai nostri due ultimi traslochi.
Valentina stessa ha individuato cosa lasciare,regalandolo ad altri bambini,e cosa tenere per essere tramandato.Dieci anni fa preparando il trasloco da Torino a Pavìa, Valentina ha messo i miniponies nella loro valigetta.
I piccoli cavalli dalle criniere colorate e pettinabili,sono tornati ieri  in mani bambine.
Il gesto di pettinarli è stato il primo dopo aver aperto la scatola,ma un pony rosa aveva delle piccole trecce che non si lasciavano pettinare.  Ho cominciato a sciogliere le trecce, ed ho pensato alla mano di Valentina quando le aveva intrecciate.
Andava alle scuole elementari,forse 25 anni orsono. Questi pensieri mi hanno portato lontano,nel tempo passato,nel presente e nel futuro.La giovane  mamma che comprava i giocattoli per la sua bimba è diventata nonna,ora, e ...dopo i prossimi   venticinque anni?
Mentre la bambina  gioca, all'improvviso guardo verso il futuro senza vedere più niente,con un senso di vertigine.
Vedo un flusso di persone che era prima e che sarà dopo, lo stesso flusso che mi ha portato fino a qui.

Nonostante il raffreddore, stare insieme è sempre gioia!!!
Arriva Valentina con Alice,è ora di preparare la cena.
Il mio Dna è così ben custodito, il futuro mi pare una certezza.

sabato 19 gennaio 2013

NEVICA!!!

La neve in questi giorni è stata generosa! ha fatto la sua comparsa un po' dovunque,in Italia e nell'emisfero del mondo  dove ora è inverno.
E' una neve dolce,giusto quel tanto che fa piacere agli occhi ed ai polmoni,non sta creando quei disagi che in pianura accompagnano le nevicate troppo abbondanti.

Dipinto dall'immaginazione-Improvvisazione invernale
Acquarello di RitaVaselli 
Oggi su questa neve splende anche il sole creando dei riflessi dorati che cambiano l'aspetto delle cose:
tutto è dorato,intorno a me,mentre scrivo,il sole del mattino appena sorto dalle colline ha questo potere...al tramonto dalla parte della casa dove dipingo,si ripresenta la stessa magìa ma in una luce più rosata.
Sono i due momenti della giornata che preferisco:il primo è quello dei progetti ed il secondo,se tutto è andato come previsto,è quello della realizzazione.
Ieri  mi sono gustata la mia neve da casa, immaginando di essere a passeggio sulle colline che vedo dal mio terrazzo.
Chissà  perchè di tanti luoghi,qualcuno diventa più familiare,e la mente conserva i dettagli tanto che si può dipingere senza vederlo.

Guardare oltre la finestra aiuta a sentire l'atmosfera
Ho fatto così,oggi. Ho dipinto dalla mia immaginazione un luogo reale,le erbe secche che stanno ai bordi dei campi, che declinano verso il basso e poi risalgono verso l'orizzonte.
Ci sono altre colline dietro le colline,in un mosaico meraviglioso di campi vigneti e borghi antichi. Sui crinali c'è sempre qualche gruppo di case o di alberi,stradine che segnano confini e creano movimento in quello che potrebbe essere monotono.
Dopo la precisione degli esercizi per dipingere con gli acrilici,il desiderio di libertà e di improvvisazione prende il sopravvento. La fortuna è dalla mia parte,cercando tra i miei materiali  trovo un quarto di foglio dove diagonalmente  (durante le nevi del 2012!) ho dipinto  una lavatura di blu e con il sale si sono formate delle macchie che suggeriscono neve e gelo.

Un altro sguardo sulla neve di Voghera
Danilo non è in casa ed io vado a dipingere nel suo studio da dove vedo le colline per aiutare  l'ispirazione. Faccio uno schizzo su un foglio bianco,per catturare il gioco delle stradine tra i campi e metterlo in prospettiva.
Inizia il rituale dell'acqua che cade sul foglio , traccio segni dove il colore scorre creando il paesaggio.
La parte in alto è stata creata in un momento...ma cosa fare in basso? Ho fatto di tutto,ho gocciolato trascinato il colore,tamponato con carta da cucina e mentre le forme delle erbe secche affioravano ho deciso di usare l'alcool per creare un movimento ...non trovando l'alcool,
il pensiero è andato all'ottima vodka Pan Tadeusz .Da quando Pawel è entrato nella nostra vita(2006) il nostro freezer contiene sempre una o più  bottiglie di ottima vodka.

Effetti speciali con ...vodka.
Così con l'aiuto della vodka ,il  fondo blu viene elaborato in negativo per suggerire le erbe secche,erbe di  una bellezza geometrica,sembrano i  frattali di una estate ormai lontana ...ma che tornerà.

Nella luce del pomeriggio di ieri, ho scattato la foto del mio acquarello e due immagini della terra dove vivo che sono in sintonia per luce e colore con il mio acquarello. Anche l'inverno dona  momenti di felicità ed improvvisazione.

sabato 12 gennaio 2013

ACQUARELLO SU SETA: FRANCESCA D'ALESSANDRO.

La passione per la pittura unisce le persone quanto la passione per una squadra  di calcio può unire gli ultras!
Parlare dell'acquarello di Jean Louis Morelle e di Ewa Karpinska è stato il motivo per cui, questa estate, sono entrata  in contatto con Francesca D'Alessandro. 
Un giorno, dopo qualche e-mail, ci siamo sentite per telefono e Francesca mi ha raccontato della sua vita intrecciata alla pittura.
Dopo gli studi artistici si è sposata ed  ha avuto una magnifica famiglia, 5 figli, di cui parla, a ragione con grande orgoglio. 
Francesca nonostante gli impegni di famiglia ha saputo organizzarsi e non ha mai abbandonato la pittura ed altri hobby creativi.

Francesca D'Alessandro, dipinto su seta

Parlare con Francesca è stata una esperienza divertente. Chi avrebbe mai pensato che con la carta d'acquarello dei lavori non riusciti si possono fare simil- pietre dure per creare gioielli, dopo averle elaborate con i gel cristallizzanti? E mi dice che la carta Arches è una carta che si distingue anche in questo e che nessuno riesce a credere alla strana origine di queste pietre!
Ho chiesto a Francesca quale era il tipo di pittura che le piaceva di più e senza esitazione ha risposto "L'acquarello su seta". L'acquarello su un materiale prezioso come la seta prende vita e luce in un modo splendido: se avete avuto la fortuna di vedere dal vero queste pitture capite che cosa intendo.

Francesca D'Alessandro, dipinto su seta

Pannelli dipinti su seta inseriti nell'arredamento danno agli ambienti un tocco unico. Tanti anni fa a Torino anche io ho provato questa tecnica, ma non era facile trovare persone che la insegnassero ad un livello di finezza come quello di Francesca.
Ho chiesto anche come ha fatto, con cinque figli, a trovare il modo di dipingere: quando viene qui mia nipote,     io non riesco a prendere il pennello in mano!
La risposta è stata sorprendente! La veranda di casa è stata il suo laboratorio, per anni, in quelle ore (a volte anche notturne) in cui poteva prendere un po'di tempo libero dai doveri di famiglia.

In 28 anni di pittura su seta, Franca ha dipinto pannelli decorativi,
foulards, tende, paraventi...  

I dipinti su seta di Francesca sono stati esposti  in moltissime mostre, fin dagli anni '80, ed ha insegnato pittura su seta alla UNI-TRE, nella bella città di Bagherìa, dove risiede.

Adesso Francesca sta organizzando un corso per insegnare la pittura ad acquarello su seta.
Per tutti quelli che abitano in zona e che sono interessati, questa è la sua mail: francadalessandro@libero.it
Un altro modo di contattare Francesca è facebook, account Francesca D'Alessandro. 

Cara Francesca, io ti auguro un grande successo nell'insegnamento dell'acquarello su seta.
Grazie alla blogosfera, sei diventata di casa, dentro il mio computer e dentro il mio cuore.

sabato 5 gennaio 2013

NUOVI PROGETTI:PRIMI PASSI



L' Art de L'Aquarelle, la bella rivista francese dedicata all'Acquarello internazionale, definisce "coloristi" i pittori che privilegiano il colore nelle loro composizioni, e "valoristi" quelli che privilegiano i valori tonali.
Se penso a me stessa, penso "colorista", ma lo studio dei valori è il primo passo che sto facendo nel mondo della pittura acrilica.

Le prime stesure per la mia  prima mela con i colori acrilici

Il mio compito a casa era  quello di preparare dei soggetti scelti liberamente, dipingendo i valori tonali  con terra d'ombra naturale e terra d'ombra bruciata. Per ottenere immagini adeguate la raccomandazione è stata di usare la luce che cade a 45 gradi da sinistra..
Trovare le immagini è stato complicato ma almeno per la mela, mi è venuto in soccorso una sfida di "PaintAndDrawTogether" con una perfetta foto dove tutti i chiari e gli scuri si alternano con matematica esattezza.
C'è stata una mela all'inizio della Creazione, c'è una mela  all'inizio di quasi tutti i corsi d'arte, quindi mi è sembrato di buon augurio trovare una mela tanto ben fotografata, da dipingere.

Prime stesure (da finire in qualche dettaglio) per un secondo esercizio


Entrando in un campo nuovo, è stato di aiuto trovare immagini adatte agli esercizi.
Oggi invece ho deciso di comprare una pianta e sono andata in una serra molto grande, c'era una luce stupenda ma le piante disponibili adesso,come i ciclamini,sono un soggetto difficile da fotografare.
Abbiamo lottato in due con la luce a 45 gradi,ma il risultato ha forme complicatissime da tradurre in valori tonali.
Ho cercato dentro i miei archivi fotografici e mi sono resa conto della mia tendenza a cercare forme e colori, piuttosto che la tridimensionalità di luci ed ombre: difficilmente troverò in questo materiale immagini per studiare i valori tonali.

La luce del sole al tramonto  sui ciclamini rossi

Riflettere su come siamo e come poter migliorare è sempre interessante.
Così dovrò imparare a fare foto diverse e a scegliere soggetti in funzione di una presenza forte della realtà tridimensionale nella composizione.

Alla fine della giornata,insolitamente mite nel pomeriggio, la luce del tramonto mi ha regalato qualche scatto, di stile spontaneo per il mio ciclamino.

Dal mio terrazzo, prima che scenda la notte

Il colore dei tramonti d'inverno, quando le Alpi tutto intorno sono innevate, è qualcosa che vorrei  guardare a lungo. Invece in breve, dopo uno sfolgorio di luci riflesse dalle nevi lontane, cade la notte che sembra ancora più buia!


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