Desideravo trovare un momento di pace, negli anni in cui la vita ha creato tempeste ogni giorno.
Erano colori in una scatola di metallo , qualche pennello di quelli in martora per la ceramica che , dopo uno shampoo accurato, potevano essere usati per l'acquarello.
Lavoravo sotto la guida di un insegnante e tutto avveniva in ritagli di tempo, tra un controllo clinico e l'altro, lottando con effetti collaterali di farmaci.
Il colore come gioia, il colore come una porta oltre la quale svaniscono gli affanni.
Nel 2001 ho dipinto questo still life da una demo di Shirley Trevena, una pittrice che ammiro per l'acquerello energico, colorato e libero . |
Prendevo i pennelli per imparare cose nuove, spesso ordinavo i libri su Amazon, lottando con il francese e con l'inglese, pur di imparare qualcosa di diverso.
Ho provato, leggendo gli autori francesi e passando dalla Scuola Gorlini per un breve periodo, la gioia della pittura diretta, senza disegno, dal vero.
Nel 2004,a Pavìa, dipingevo in cucina...qui sto lavorando su gli Iris di Ann Blockley,una pittrice che ha uno stile libero e colorato ed ama molto i fiori |
Ho coltivato la gioia dell'acquarello rapido, per rendere visibili emozioni, ed ho sperimentato anche l'acquarello botanico...è bello osservare e dipingere, come è davvero un fiore.
Cercavo qualcosa che mi sfuggiva continuamente, mentre la vita non smetteva di essere complicata ,io, con fatica, prendevo spazio nelle mie giornate, per esercitarmi nelle tecniche,per creare tavolozze, per capire me stessa.
Nel 2007 cercavo di dipingere interpretando le mie fotografìe,in questo caso Iris |
Ho fatto un incontro durante una mostra...Un pittore che esponeva strane opere ed è rimasto per me, un personaggio indimenticabile...Ho detto che dipingevo e il pittore mi ha chiesto se mettevo in mostra le mie opere. Eravamo nel 2005.
Io ho detto che non avevo mai messo in mostra il mio lavoro.
Il pittore ha affermato che sarebbe venuto un giorno in cui mettere in mostra i lavori sarebbe stato necessario.
"Un artista lavora per sè ma anche per gli altri e non importa se i quadri non sono venduti. I quadri devono essere guardati , e non sono soltanto dell'artista, perchè appartengono a tutti".
Il pittore mi apparve molto originale e non solo per i suoi dipinti...
Lo studio nella casa di Voghera,dopo il matrimonio di Valentina, ha cambiato i tempi della mia pittura. Ho tempo e spazio per sviluppare le mie idee. |
Ricordando queste parole, anni dopo, ho deciso di fare il blog, un website, e di partecipare al DailyPaintWork.
I dipinti sono stati condivisi e durante questa condivisione sono arrivati consigli e qualche realizzazione concreta. In questi giorni ho fatto incorniciare i quadri per la mostra collettiva con l'Associazione di cui da Gennaio faccio parte.
Oggi i miei acquarelli incorniciati nei pass-partout, appesi nella sala della mostra appaiono diversi anche a me che li ho dipinti.
Cari amici sarebbe bello avervi tutti vicini per fare festa insieme. |
Devo ringraziare per questa ultima trasformazione tutti voi amici pittori , bloggers, compagni del mio vivere quotidiano con i vostri preziosi commenti, con il vostro prezioso supporto.
Quando prendo i pennelli non sono più sola.
Ho la gioia di fare parte di un gruppo di persone che coltiva pace, bellezza, rapporti umani...e per molti di voi , come per me, è un momento di trasformazione...quando la pittura esce dalle pareti della casa, per essere vista da tutti , come pensava il pittore che io incontrato ad Exilles ...inizia un'altra parte del viaggio.