venerdì 30 marzo 2012

RAME E PELTRO:CHALLENGE n.36 ROOKIEPAINTER

Quando la foto di riferimento arriva sul computer già così ben composta, raccogliere la sfida non è difficile!
Questa volta ho voluto provare insieme le matite colorate non idrosolubili e l'acquarello.Si parla molto di abbinare acquarelli e matite acquarellabili e molto raramente di come associare le matite cerose.


RAME E PELTRO- Acquarello e matite a cera-Rita Vaselli

Quando mi sono posta il problema di rendere il rame ed il peltro l'acquarello mi è parso troppo  delicato. Aspettavo l'occasione di provare le matite Karisma ed i Neocolor Carand'ache insieme all'acquarello e finalmente è arrivata: ho sperimentato su un foglio di carta Sennelier a grana fine (un acquisto difficile che cerco di utilizzare in vari modi perchè non ho ancora capito come sfruttare questa carta che molti artisti francesi prediligono) ed ho iniziato il mio lavoro disegnando con matite e pastelli a cera.
Avevo variato i colori della fotografìa in almeno una decina di tonalità, prima di scoprire la mia preferita.
La tovaglia bianca è diventata colorata ... io devo proprio vedere il colore per essere in grado di dipingere! Ho usato la cera per mascherare i bianchi, in alcuni punti ho lasciato il bianco carta. Ho dipinto l'interno dei contenitori con l'acquarello, bagnato su bagnato. e ho usato le matite per i manici, i contorni e la sovrapittura del bricco di  rame.
Su queste matite la lavatura si integra, con un pennello sintetico si riescono anche a spostare i pigmenti, creando effetti piacevoli e sorprendenti.. Ho usato blu Blockxs, blu elio primario Schmincke, giallo trasparente e viola Winsor & Newton, un tocco di blu primario Maimeriblu (somiglia al blu cobalto) per l'angolo più chiaro della tovaglia.
Le matite Karisma ed i pastelli a cera Neocolor in bianco, ocra, terra di siena bruciata.
Mi sono divertita nel fare questo lavoro e sono contenta di aver provato la sperimentazione di due mezzi così contrastanti: se non avessi  provato a farlo, tuttora non riuscirei nemmeno a capire l'argomento!

mercoledì 28 marzo 2012

GIOCO E CREATIVITA' (seconda parte)

I colori così vivaci del radicchio dopo il trattamento digitale sono talmente belli che non riesco a scegliere quale dipingere!
Vorrei  fare un lavoro simile alle serigrafìe dell'arte Pop: invece della Coca-Cola, di Mao Tse Tung o di Marilyn...il mio radicchio, tutto colore e vitamina!

Fotografare,elaborare,un po' di Digital Art per giocare,era fatale nel mio percorso artistico...
Stasera la prima seduta di arte digitale, per comporre il quadro di insieme.
Le opere dell'arte Pop, spesso, hanno visto la luce  proprio così, con l'ausilio del computer che allora era
un oggetto ingombrantissimo e sconosciuto ai più.

Ho impiegato  del tempo a decidere come posizionare i soggetti... alla fine la ruota dei colori e la considerazione dei complementari mi  forniscono la risposta che cercavo.
Devo decidere ancora con quale mezzo tecnico  fare questo lavoro grafico, ma per stasera...il gioco è fatto!

lunedì 26 marzo 2012

GIOCO E CREATIVITA'


Vi capita mai di fare qualcosa solo per il puro gusto di farlo?
A me capita spesso.Non sono una pittrice botanica ma mi sono iscritta ad un gruppo di artisti botanici beginners!Così ieri per la sfida della settimana ho provato a disegnare una foglia di insalata!


La sfida della settimana... per il Botanical Art  Beginners Group

Forse perchè  era piccolissima,è stato difficilissimo!
Ho ripiegato su una cipolla un pò appassita ma per i botanici è un must.E sono riuscita, a detta degli esperti,
abbastanza bene!
Se chi sa dipingere una foglia, secondo Ruskin sa dipingere il mondo,chissà cosa può succedere a chi  sa disegnare  una cipolla un pò appassita?


Comunque vorrei tanto dipingere una foglia di insalata ed oggi al supermercato il mio occhio è caduto sul radicchio rosso,con quel bello stacco tra chiaro e scuro, forse potrei cavarmela!



Ho pensato di fare qualche foto e poi la fotocamera  mi ha preso la mano e...alla fine l'insalata assomigliava un pò al tulipano" parrot" ed io non ho resistito ad una postproduzione tipo Warhol!
Mi piace giocare con  le ispirazioni  che la vita mi offre,anche se si tratta di una insalata od una cipolla!!!

sabato 24 marzo 2012

FOTOGRAFARE MEGLIO PER DIPINGERE MEGLIO

La fotografìa,oggi, ha una grande importanza nel mondo dell'Arte: oltre ad essere una forma di Arte, è sempre più spesso il soggetto su cui gli artisti si basano per realizzare le loro opere.


I fiori di un ciliegio giapponese

Già alla fine dell'800, molti pittori famosi hanno usato le fotografìe per dipingere e si sono trasformati in fotografi.
Erano temutissimi dagli amici gli inviti a cena di Degas, che voleva fotografare gli ospiti con le luci artificiali a petrolio, costringendoli con sistemi miltareschi all'immobilità e ad assumere le pose e le espressioni che lui voleva.

L'uso delle foto come soggetto è di importanza fondamentale, anche per coloro che amano dipingere all'aperto, una serie di immagini per completare il lavoro in altri momenti e con maggiore comodità è diventato abituale. Molti fotografi ...dipingono e molti pittori ...diventano fotografi quasi inevitabilmente.
E d'altra parte i valori tonali, il contrasto cromatico, le regole della composizione (i terzi e la sezione aurea)
sono il linguaggio comune dell'arte visiva. Dove ci sono solo due dimensioni, un foglio di carta  od una tela ... ne devono comparire in modo convincente, tre.

Joseph Raffael - acquarello 54" x 84" (137 x 213 cm. !)

Quando scatto una bella foto, di quelle che vorrei dipingere, mi accorgo a volte che il problema più grosso è decidere cosa tenere e cosa non tenere. Un acquarello che volesse mantenere tutte le informazioni, per essere piacevole alla vista, dovrebbe avere misure molto grandi come i lavori di Joseph Raffael !

Come risolvere il problema... mi è stato chiarissimo guardando il video che vi propongo. Per molti di voi queste  nozioni saranno superflue, mentre per chi come me, dopo anni di fotocamere "inquadra e scatta", aveva bisogno di riordinare le nozioni di fotografìa, dopo l'acquisto di una reflex digitale, sono state  di grande aiuto.
Ringrazio quindi Bruno e Paolo, http://www.occhiodelfotografo.com/, che mi hanno spiegato chiaramente come mettere a fuoco con l'autofocus il punto più interessante della scena.



Videocorso 7° lezione:  autofocus

Imparare a fotografare meglio,ottenendo immagini di riferimento già pronte per essere dipinte, potrebbe cambiare la vita di un acquarellista!

mercoledì 21 marzo 2012

GIARDINI IN FIORE SUL PIANETA AZZURRO.

Oggi la mia amica Renate, che abita in Olanda, notava nel suo post che tutti i tulipani dipinti in questi giorni stanno formando una giardino come Keukenhof!
Queste parole mi hanno fatto riflettere: quante persone di pace ogni giorno si mettono davanti ad un foglio bianco per dare forma ai propri sogni.

Acquarello e Gouache di Rita Vaselli (50x70)

I "nostri" fiori ed i "nostri" colori percorrono il mondo arrivando sugli schermi con il loro messaggio di grazia e di speranza, formando un giardino che è bello da vedere ed è diventato  un  vero luogo di incontro.
I bloggers non parlano la stessa lingua, ma traducono, e con un po' di fantasìa anche il traduttore permette di comunicare facilmente!
Sul web non ci fermano neanche gli  ideogrammi... la porta della comprensione è sempre aperta.
Centinaia di immagini dipinte o fotografate ci accompagnano dovunque, sul pianeta, per conoscere meglio la nostra casa, il mondo.
Al liceo avevo imparato un motto greco: "una è la casa di ogni uomo, il mondo".
Adesso più che mai la porta di questa casa è davanti a me mentre scrivo.
E contiene tutto, tutto il bene come tutto quello che bene non è, anche se la scelta sta nelle nostre mani. Guardare ai fiori, mantenere viva la speranza, migliora la nostra vita sul pianeta azzurro.

martedì 20 marzo 2012

PENSIERO DA GATTO: REALISMO...ASTRATTO!

Il reale, ciò che si vede, e l'astratto, tutto quello che non si vede direttamente, confluiscono  in un acquarello che mi incanta e che vi propongo.


Acquarello di Xavier Swolfs - tratto dal libro Realistic Abstracts
Mi ha colpito lo sguardo attento e concentrato del gatto siamese, un animale così docile che si fa portare a spasso con il guinzaglio, esempio quasi unico, nel mondo dei gatti.
Questo siamese così aristocratico, pare che stia sognando un'avventura di libertà, come i  gatti dipinti sullo sfondo.
Vorrei che i miei pensieri prendessero forma sopra un foglio bianco con naturalezza, come in questo acquarello di Xavier Swolfs.
E' un lavoro che sto inseguendo da anni: associare parole e sensazioni, non come scrittura ma come immagini di concetti, attraverso la pittura.

venerdì 16 marzo 2012

ACQUARELLO TRA REALE ED ASTRATTO

Astratto e realistico sono due parole contrarie, ma nell'Arte rappresentano una corrente di pittori che  dipingono una realtà riconoscibile, pur allontanandosi dai tratti reali, nel desiderio di cogliere elementi non legati allo sguardo, ma presenti nel soggetto, dal punto di vista del pittore.


Un percorso per dipingere astratto a partire da ciò che si vede...

Viene proposta agli altri, un'arte dove il soggetto non si potrebbe confondere con una fotografìa, perchè si è andati oltre l'aspetto fotogrtafico per toccare un "ALTRO" aspetto.
Questo diverso aspetto può provenire da una stilizzazione, come da una esasperazione o da una semplificazione della forma, che rimane ampiamente riconoscibile.


Acquarello di Kees van Aalst

Come acquarellista, uso un mezzo pittorico che più di altri permette rapidamente, se lo si desidera, di
sintetizzare ampie masse in velature fluide, di cambiare il colore e i contorni delle cose facendole rifluire le une nelle altre... a volte basta toccare il confine di una forma con l'acqua per vederla svanire.


Acquarello di Viktoria Prischedko
Anche la considerazione del bianco come parte integrante della composizione, aiuta a togliere quello che potrebbe appesantire. Più passa il tempo e più sento il fascino di togliere, di asciugare, di sintetizzare: così mi sono accorta di quanto lavoro richieda allontanarsi dal territorio sicuro di quello che si vede, per imboccare
la strada misteriosa di quello che si sente.


Acquarello di Slawa Prischedko
 Sono stati scritti molti libri dedicati al percorso da fare per arrivare a ragionare "astratto", per superare attraverso segni e simboli quello che è la rappresentazione accettata più facilmente.


Acquarello di Viktoria Prischedko

Ho scoperto, studiando il libro Realistic Abstracts, che la ruota dei colori, la prospettiva, le mescole dei pigmenti e perfino i principi del disegno sono gli stessi in ogni tipo di  Arte: strumenti che vanno usati consapevolmente anche per sciogliere la forma, privarla del "troppo" e consegnarla al sentimento personale.
E' il lungo viaggio di ogni artista.


Acquarello di Piet Lap

Studi e ricerca ci aiutano, ma poi  ci troviamo davanti ad un foglio bianco e cercando di riempirlo sbaglieremo, faremo più o meno bene... non stiamo dipingendo un soggetto, stiamo dipingendo noi stessi attraverso quel soggetto.
Lo specchio di quello che siamo si rivela a volte di colpo, a volte lentamente.


Acquarello di Slawa Prischedko
Realistic Abstracts: Painting Abstracts Based on What You See
I siti di alcuni  artisti presenti nel libro, che si riconoscono come esponenti di "Realism Abstracts":
Viktoria e Slawa Prischedko
Piet Lap
Kees Van Aalst
Xavier Swolfs

martedì 13 marzo 2012

DISEGNARE FACILE: CON I PENNARELLI !

Se disegnare con il trattopen è stato facile,  vorrei tornare sull'argomento aggiungendo qualche variante!
La caratteristica che rende così piacevole il trattopen è la solubilità, che prende riflessi madreperlacei.
Ogni marca di pennarelli solubili tende ad avere coloriture differenti e quindi facendo piccole prove (anche con i pennarelli che avete già in casa) potete scoprire queste variazioni.


Un boschetto, schizzato in 15 minuti, compreso le fotografìe per il post!

Il trattopen nero che ho usato per questo lavoro ha preso chiaramente dei riflessi blu !
Adesso che andiamo nella bella stagione (così si spera) il desiderio di fare qualche disegno all'aria aperta, anche per completare gli appunti presi con la fotocamera, aumenta ma si scontra con l'idea di una attrezzatura  forse ingombrante che poi...resta regolarmente a casa!
Invece, con un trattopen, un pennarello non solubile a punta grossa ed uno a punta fine, un pennello che ha la riserva d'acqua, gomma e matita, potrete essere a posto per queste piccole prove in plein air.


Caratteristica degli schizzi è sintetizzare il soggetto,velocemente

Schizzate a matita il soggetto, con tratti leggeri, delineate e ridelineate come volete, tanto la gomma cancella le linee superflue, finchè l'acqua non entra in funzione.
Quando lo schizzo è pronto, decidete cosa volete sciogliere con l'acqua e cosa no.



Queste sono le linee di due pennareli NON IDROSOLUBILI,con punte di misura differente
 Ad esempio, un albero ha un tronco che vi potrebbe fare piacere mantenere "solido" e delle foglie che potreste voler vedere sfumate. I contorni di una casa possono essere solidi, mentre i  muri di mattoni o le pietre ed anche gli intonaci, potrebbero essere acquarellati.
Quindi ripassate con il pennarello non solubile le linee che saranno "fisse" e con il pennarello solubile le altre. Cancellate i segni della matita con una gomma se volete, o tutti o in modo selettivo.


Il mio boschetto,disegnato con i pennarelli non idrosolubili ed il trattopen,dopo la cancellatura della matita

Poi  bagnate le linee ,dove desiderate, con il pennello a riserva d'acqua.
Disegnare è facile con i pennarelli: un blocco per schizzi e un minimo di materiali per affrontare l'avventura di sentirsi urbanscketchers!


Tutti i materiali usati per questo lavoro
Disegnare: facile con il trattopen!

domenica 11 marzo 2012

DISEGNARE UNA CONCHIGLIA:UN'ALTRA SFIDA!

Questa settimana la mia vita con il pc si è arricchita ulteriormente, con la partecipazione ad un gruppo di artisti botanici, pensato per principianti.
Il primo compito è apparentemente semplice: prendere una conchiglia e disegnare dal vero.


Le  conchiglie sono  tornate  alla luce per la sfida  della settimana...

Le mie conchiglie, raccolte negli anni sulla spiaggia o comprate per simpatìa nei posti di mare, dove sono andata in vacanza, erano raccolte ordinatamente in una scatola grande, con tante sottoscatole piccole.
Le ho osservate attentamente...e mi sono apparse tutte difficili.
Sembrava così semplice, ma niente, le mie conchiglie o erano troppo piccole o non erano lisce e semplici, ma tutte bitorzolute, oppure piene di aculei, un rebus.


Le conchiglie che mi sono apparse disegnabili.

Alla fine ho scelto la più disegnabile, e per non fare brutte figure ho cercato nel mio libro di conchiglie.
Disegnare comporta tante conoscenze e la necessità di immagini ha portato sulla librerìa cochiglie, funghi,
minerali.. Oggi con fatica ho recuperato il nome sul web, per scoprire che era a pagina 16 del librone, ma VIVA e dunque per me IRRICONOSCIBILE!


Phalium granulatum-grafite su filigrana Fabriano -Rita Vaselli

Riuscire a disegnare questa conchiglia è stata davvero una piccola sfida!

giovedì 8 marzo 2012

MIMOSE DI ACCIAIO

Anni fa ho visto un film molto drammatico in cui ho capito che in America c'è un modo di dire che paragona le donne molto in gamba alle magnolie, MAGNOLIE D'ACCIAIO.
Io da allora in occasione della festa della donna, ho trasformato il termine in MIMOSE DI ACCIAIO.



In molte occasioni della mia vita di donna ho potuto verificare di essere fragile per alcuni versi e fortissima per altri! Le donne molto spesso sotto un aspetto fragile nascondono una forza, una resistenza, un coraggio che stupisce! I secoli ci hanno relegato in uno strano ruolo, uscire dal quale è sempre problematico.
Fare  festa con le mimose per ricordare un evento tragico ha senso se ci ricordiamo di essere MIMOSE D'ACCIAIO! Ma noi donne, per noi stesse, possiamo ancora fare molto, riposizionandoci a tutti i livelli non come donne, ma come PERSONE.
Continuo a sognare un mondo dove la parola maschio e femmina (quando compilo dei moduli sono termini che da sempre mi fanno sobbalzare!) non abbia senso perchè la parola PERSONA dovrebbe già dire tutto della nostra appartenenza all'umanità.

mercoledì 7 marzo 2012

ROOKIEPAINTER: WATERCOLORS CHALLENGE SFIDA PER ACQUARELLISTI

Per la prima volta nella mia vita partecipo ad una sfida, non è un evento sanguinoso, forse la parola challenge contiene di più il senso del confronto pacifico. La "sfida" richiama alla mente un duello all'ultimo sangue a cui i gentiluomini di 120 anni fa, se sfidati, non potevano sottrarsi, se non perdendo il loro onore davanti alla società.
Aver fatto amicizia sul blog con Renate e con Judy, mi ha incuriosito sull'argomento e mi sono messa in paziente attesa di un soggetto congeniale. Il soggetto è arrivato con la sfida numero 35 di rookiepainter.


Challenge 35-rookiepainter-Acquarello su Fabriano  artistico25x30-Rita Vaselli
Sono arrivata all'interpretazione del soggetto con un programmma di grafica, togliendo il contrasto e recuperando colori più piacevoli da dipingere per me.

Il soggetto originale 
La mia interpretazione

Alla fine, un pezzo di carta Fabriano artistica  25x30, intelaiata da tempo, ha trovato il suo utilizzo.
Questa carta per lavorare bagnato su bagnatissimo è totalmente inadatta: per queste tecniche una percentuale di cellulosa nella carta è un grande aiuto. Ma io mi sono intestardita e l'effetto bagnato ma frenato in qualche modo mi è piaciuto.
Ho usato Rouge e Blue Blockx, Ocra Schminke, Rosso ossido trasparente Rembrandt e Giallo trasparente Winsor &Newton, i "piezz' e core" della mia ricerca coloristica, affannosamente recuperata in anni e chilometri, tra Bruxelles e Viareggio.
Quando mai un acquarellista in giro per il mondo compra souvenir normali? appena  vede un negozio di belle arti fornito è un'occasione per trovare quello che sottocasa è introvabile.

Ecco le altre sfide, sono tutte occasioni da sfruttare quando manca l'ispirazione, nel caso di rookiepainter, per dedicarsi allo still life almeno una volta ogni 3 settimane!

rookiepainter (still life)
A nos pinceaux (still life)
paintanddrawtogether (still life)
DailyPaintWork Challenge (soggetti molto diversi)
TheVirtual Paintout (scene di città e/o paesaggi di un luogo preciso,diverso ogni mese, dalle foto di Panoramio. Questo mese è SanPietroburgo).

lunedì 5 marzo 2012

NATURA VIVA IN ACQUARELLO

Se c'è un termine artistico che detesto è "natura morta".
Proprio "natura", che è simbolo di vita, abbinata alla parola "morta" non mi va giù!
Allora preferisco still life, che almeno un tocco di vita lo mantiene, anche se quello "still" induce il sospetto che viva lo sia ancora per poco.

Sorelle Williams - Acquarello di Rita Vaselli
35 x 45 su Fabriano Artistico

Ogni tanto, nei miei studi, mi sono dedicata a dipingere dal vero la frutta, sperimentando con le tecniche umide, come nelle "Sorelle Williams".
Di solito è una malattìa primaverile: le prime fragole, le prime ciliegie, le prime pere dall'aspetto colorato, anche se so che provengono dall'Argentina.


Just Picked - Acquarello di Rita Vaselli
Vedo che la frutta è un soggetto molto amato dagli amici acquarellisti e quindi ecco il mio contributo alla vitamina.

sabato 3 marzo 2012

L'ARTE...NELLA BUCA DELLE LETTERE

Quando ero giovane il cambio di stagione mi metteva la frenesìa del cambio di guardaroba.
Vivevo a Viareggio dove il rituale della passeggiata sul lungomare è l'occasione per vedere se l'abito nuovo funziona davvero...Abiti nuovi, look un poco arditi, teste che si voltano...

Acquisti online per il cambio di stagione
Adesso la primavera mi porta a desiderare nuovi stimoli artistici. Come saranno dipinti i fondi di velluto che GuyMagallanes inserisce dietro i suoi fiori? E Lian Quan Zhen come si muove quando prepara quelle composizioni bagnate, gocciolate e perfino ditate e soffiate? Come potrei migliorare il  mio paesaggio en-plein-air? Jack Reid e Gordon MacKenzie sono dei Maestri sull'argomento !
Non ho resistito allo shopping del cambio di stagione: ho trovato la risposta alle mie domande nella buca delle lettere! Gli argomenti sono tanti, ma incomincio da quello che mi incuriosiva di più.


Nel DVD di Art2Art sono spiegati passo a passo questi due lavori

Adesso vedo esattamente quale è il procedimento per fare i fondi di velluto e capisco anche che il colore andrebbe comprato in tubi maxi! Oppure per salvare il portafoglio, aderire alla corrente-Chaillou e decidere che gouache ed acquarello sono la stessa cosa! Dato la coprenza della gouache, un fondo vellutato alla Magallanes avrebbe ancora un costo "umano"!
Il DVD è arrivato dalla California in 4 giorni, mentre in Italia per fare arrivare un pacchettino occorrono molti giorni in più. Seguire questi DVD in inglese non è sempre facilissimo, ma la dizione qui è ben scandita e l'argomento così noto (colori, pennelli, carta, descrizione di gesti che si vedono) che dopo qualche minuto non ho più la sensazione di ascoltare una lingua diversa.
Guy Magallanes lavora in coppia con Joyce Faulknor.
Insieme fanno un programma televisivo al sabato mattina dove entrambi insegnano il loro modo di fare acquarello.
Sono la strana coppia versione watercolor. Lui, dipinge da chiaro a scuro, un colore alla volta, preciso, gesti studiati.
Lei mescola il colore sulla carta, procede da scuro a chiaro, quello che serve dove serve e quando serve.
Quando (come nel mio DVD) si misurano sullo stesso soggetto, si può vedere in azione l'arte dell'acquarello abbinata alla simpatìa di chi, mentre insegna, fa spettacolo. Ridono talmente tanto che alla fine, aldilà di quello che faremo dipingendo, mettono addosso tanta allegrìa, come nel videoclip che vi propongo.



Il soggetto che ho scelto, tra i DVD di Art2Art, è una macro di un rododendro, mi piaceva l'idea di quel fondo scuro e capire come veniva connesso al fiore in modo armonioso (in altri lavori, spesso questi fondi scuri sembrano ritagliati intorno al soggetto).
Sono stata accontentata. L'unica esitazione riguarda la quantità di colore da usare, non posso farlo con i colori da 5 grammi...qui ci vogliono acquisti da cambio di stagione anche per l'acquarello.
L'arte, richiesta online, arriverà (sotto forma di tubi da 37ml) direttamente nella buca delle lettere!


Link ad Art2Art

giovedì 1 marzo 2012

ACQUARELLO ECOLOGICO:RICICLARE LA CARTA

Riciclare la carta che abbiamo usato per un acquarello che non ci piace, non vuol dire gettarla nel cassonetto! Se vogliamo rimanere nella tecnica pura, possiamo lavorare sul retro.
Ma ammettiamo di aver usato della buona carta, potremmo volerle dare una seconda chance.


Acquarello su carta intelaiata e dipinta con gesso acrilico e colore acrilico giallo chiaro.
Ho lavorato in pochi minuti per presentare il post: domani, se voglio,
con un colpo di spugna cancello tutto.

Io ho imparato ad intelaiare la carta sul telaio delle tele da pittura ad olio, quando tramite Morelle e la Karpinska sono venuta in contatto di un acquarello dove l'umidità impregna talmente che nemmeno
la stiratura tradizionale permette di lavorare senza ondulazioni sgradevoli.
In più si può mantenere e controllare l'umidità anche dal retro del lavoro, che in alcuni passaggi può essere di aiuto, e la carta evapora in minore tempo quando decidiamo di fermare il ciclo dell'acqua.


Telaio e spillatrice, gesso acrilico, pennello di spugna.
Una carta già intelaiata, gessata e colorata con giallo acrilico, 
e sullo sfondo un dipinto ancora intelaiato.

Da questa abitudine, è stato breve il passo di intelaiare anche carta usata per lavori non riusciti e di passarci sopra il gesso acrilico o degli acrilici colorati in tinte tenui, come lavature di base.
Mentre passare il gesso acrilico sul foglio non intelaiato rimane faticoso, e mi sembra che si impasti un poco il tutto, la carta ben intelaiata, con un pennello-spugna di quelli che si usano nel decoupage, si dipinge velocissima, rimane liscia... e si può ripartire come si vuole.
Sandy Maudin ne parla nel suo blog e dice che prima della YUPO era il tipo di tecnica usata per poter rimuovere, dopo l'asciugatura, quello che non era desiderato.Tuttora Sandy, che ha avuto modo di usare i due materiali, dice di preferire la carta trattata con il gesso acrilico.
Se ripartiamo con l'acquarello, sarà l'occasione per osare tutto quello che ci viene in mente: se non va, un colpo di spugna, dopo l'asciugatura, e tutto ritorna come nuovo!
Se vogliamo usare acrilici liquidi o tecniche miste, avremo davanti un oggetto con una presenza piacevole anche da appendere così come è, oppure possiamo staccare la carta dopo averla dipinta e recuperare il telaio.
Mentre dipingere ad acquarello sulla tela gessata mi infastidisce, a causa dell'oscillazione della tela sotto il pennello, questa mobilità quando s'intelaia la carta non c'è, ed il lavoro è scorrevole e piacevole.
Alcuni lettori sapranno già tutto in proposito ed altri no, a questi dedico il post.
Ci sono artisti internazionali che sui blog raccontano di come si intelaia la carta ora, mentre certi pittori lo fanno da anni!



Doris Joa ha fatto un breve video dove spiega il metodo: lei lo fa per della carta NUOVA, montando il telaio, mentre io uso telai per pittura a olio già montati, ai quali ho tolto la tela.
La stessa tecnica ci permette  di riciclare la nostra preziosa (in euro) carta da acquarello, facendoci sentire
ecologici!
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