giovedì 1 marzo 2012

ACQUARELLO ECOLOGICO:RICICLARE LA CARTA

Riciclare la carta che abbiamo usato per un acquarello che non ci piace, non vuol dire gettarla nel cassonetto! Se vogliamo rimanere nella tecnica pura, possiamo lavorare sul retro.
Ma ammettiamo di aver usato della buona carta, potremmo volerle dare una seconda chance.


Acquarello su carta intelaiata e dipinta con gesso acrilico e colore acrilico giallo chiaro.
Ho lavorato in pochi minuti per presentare il post: domani, se voglio,
con un colpo di spugna cancello tutto.

Io ho imparato ad intelaiare la carta sul telaio delle tele da pittura ad olio, quando tramite Morelle e la Karpinska sono venuta in contatto di un acquarello dove l'umidità impregna talmente che nemmeno
la stiratura tradizionale permette di lavorare senza ondulazioni sgradevoli.
In più si può mantenere e controllare l'umidità anche dal retro del lavoro, che in alcuni passaggi può essere di aiuto, e la carta evapora in minore tempo quando decidiamo di fermare il ciclo dell'acqua.


Telaio e spillatrice, gesso acrilico, pennello di spugna.
Una carta già intelaiata, gessata e colorata con giallo acrilico, 
e sullo sfondo un dipinto ancora intelaiato.

Da questa abitudine, è stato breve il passo di intelaiare anche carta usata per lavori non riusciti e di passarci sopra il gesso acrilico o degli acrilici colorati in tinte tenui, come lavature di base.
Mentre passare il gesso acrilico sul foglio non intelaiato rimane faticoso, e mi sembra che si impasti un poco il tutto, la carta ben intelaiata, con un pennello-spugna di quelli che si usano nel decoupage, si dipinge velocissima, rimane liscia... e si può ripartire come si vuole.
Sandy Maudin ne parla nel suo blog e dice che prima della YUPO era il tipo di tecnica usata per poter rimuovere, dopo l'asciugatura, quello che non era desiderato.Tuttora Sandy, che ha avuto modo di usare i due materiali, dice di preferire la carta trattata con il gesso acrilico.
Se ripartiamo con l'acquarello, sarà l'occasione per osare tutto quello che ci viene in mente: se non va, un colpo di spugna, dopo l'asciugatura, e tutto ritorna come nuovo!
Se vogliamo usare acrilici liquidi o tecniche miste, avremo davanti un oggetto con una presenza piacevole anche da appendere così come è, oppure possiamo staccare la carta dopo averla dipinta e recuperare il telaio.
Mentre dipingere ad acquarello sulla tela gessata mi infastidisce, a causa dell'oscillazione della tela sotto il pennello, questa mobilità quando s'intelaia la carta non c'è, ed il lavoro è scorrevole e piacevole.
Alcuni lettori sapranno già tutto in proposito ed altri no, a questi dedico il post.
Ci sono artisti internazionali che sui blog raccontano di come si intelaia la carta ora, mentre certi pittori lo fanno da anni!



Doris Joa ha fatto un breve video dove spiega il metodo: lei lo fa per della carta NUOVA, montando il telaio, mentre io uso telai per pittura a olio già montati, ai quali ho tolto la tela.
La stessa tecnica ci permette  di riciclare la nostra preziosa (in euro) carta da acquarello, facendoci sentire
ecologici!

10 commenti:

  1. Un post molto bello con un sacco di consigli utili. Ridipingere gli acquerelli con gli acrilici lo conoscevo già, ma l'intelaiatura della carta non lo conoscevo e non so se mai lo farò, ma lo trovo interessante. Doris Joa l'ha illustrato in modo perfetto! Grazie per questi lumi Rita, è sempre un piacere venirti a trovare. Buona notte!

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  2. Ciao,Jane.Dipingere le tecniche molto bagnate sulla carta nuova intelaiata è da provare,potrebbe suggerirti qualcosa di nuovo.
    Sembra di sipingere su del tessuto!Buona giornara!

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  3. Hello, Rita Vaselli.

      Awe inspiring your works...
      It lets me feel warmth with the humanity.

      Thank you for your usual visit and heart.
      The prayer for all peace.

    Have a good weekend. From Japan, ruma ❃

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    1. Hello Ruma,I'm waiting for Sakura flowers in my country.The last month has been cold than usual.Spring comes slowly...but comes!

      Thank you for your lovely kindness.

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  4. Ciao Rita, volevo farti i miei complimenti per tutto il tuo lavoro in generale e per questo articolo in particolare. Sono sempre molto interessato e attento a tutti i problemi riguardanti la tecnica dell'acquarello e questo dell'intelaiare i fogli mi si è ripresentato a più riprese negli anni. Non l'ho mai sperimentato perché io utilizzo la carta molto pesante, quella da 640g/mq ma anche quella da 800g/mq che, come saprai, non necessita di essere tesa. Nonostante questo l'idea che proponi è veramente affascinante soprattutto perché consentirebbe di lasciare il dipinto intelaiato ed esporlo così, senza vetro e senza cornice.
    Proverò di sicuro, poi ti farò sapere cosa son riuscito a combinare.
    Ciao a presto
    Alessandro

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    1. Caro Alessandro,ti ringrazio per l'apprezzamento.A volte si dà per scontato che tutti sappiano tutto e così tante idee non circolano.C'è un pittore americano di cui seguo il blog,Guy Magallanes,che intelaia carta da 156 lb della Arches per dei lavori molto grandi,poi li vernicia(mostra anche un video di questa azione)per lasciarli senza vetro e senza cornice.Sono di grande impatto, anche se da noi l'acquarello verniciato è agli inizi...I tuoi paesaggi grandi e colorati intelaiati così,secondo me, sarebbero,toscanamente,uno SCHIANTO!

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  5. Dimenticavo: non cancellare questo ultimo acquarello, i colori son molto belli esi vede una bella pennellata vigorosa che dà freschezza alla composizione astratta.
    A me piace molto.
    A.

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    1. Mi sono ispirata a Robert Tilling ed alle sue maree,in 5 minuti.Nessuno sforzo di ricerca.Mi piace l'abstract realism.Magari uno di questi giorni ci faccio un post!

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  6. Hola Rita,
    una abstracción rápida muy bonita. Unos consejos muy buenos.

    Un abrazo

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  7. Sono d'accordo con Alessandro! Non cancellare questo tuo acquarello, cosi' "fresco", spontaneo! Io lo intitolerei
    "EMOZIONI, NELL'ISOLA CHE NON C'E'"........Ciao da AnnaRosa

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