Immagine del parco di Lungavilla |
Dipingere intorno alle cose, puo' definire l'immagine quanto dipingere le cose stesse.
Prendiamo una foto come questa e con un click, facciamola diventare un negativo, poi osserviamo la staccionata , i tronchi degli alberi, i rami e le foglie....(mi impegno a fare una demo passo a passo
di quello che ho appena dichiarato....il piu' presto possibile.E' che le idee corrono piu' veloci delle mani)
di quello che ho appena dichiarato....il piu' presto possibile.E' che le idee corrono piu' veloci delle mani)
La stessa immagine, in negativo |
Dipingendo il cielo, lo spazio tra i rami e intorno alla staccionata, le ombre nel modo giusto, l'immagine dipinta sara' altrettanto suggestiva che se avessimo dipinto tutte queste cose .... in positivo.
Come?Con pazienza certosina,oppure sportivamente come Nita Engle o Roland Roycraft, con l'aiuto della gomma per mascherare...à la guerre comme à la guerre!
Alcuni pittori di acquarello in negativo, se perdono il bianco carta ci mettono la gouache o gli acrilici.
Percio' se volete provarci, non fatevi problemi: qualcosa succedera' e potreste anche scoprire che spesso questo trovare il vuoto tra le forme è un grande aiuto per sintetizzare ed interpretare le immagini.
Ne tengono conto i fotografi, i grafici...insomma, la considerazione di quello che sembra vuoto in una composizione è piu' usuale per gli addetti ai lavori di quello che potrebbe sembrare.
La pittura botanica valorizza il fondo privo di colore, ed è una pittura positiva, ovvero dipinge il soggetto stesso.
In realta' per tutti gli acquarellisti e nella pittura in generale i due modi di dipingere si usano contemporaneamente, in minore o maggiore misura, per arrivare al risultato voluto.
Una corrente di pittori, in particolare negli Stati Uniti e in Canada, si è innamorata a tal punto del metodo che lavora solo in negativo:
Nella serie di immagini a lato, Brenda comincia dal disegno, e scegliendo tre colori primari dipinge un fondo bagnato su bagnato.
Successivamente approfondisce gli spazi tra i frutti e le foglie, arrivando a definirli seguendo la tecnica della pittura in negativo, bagnato su asciutto.
Ho scoperto questo modo di dipingere attraverso il libro di Linda Kemp e per quanto non lo abbia adottato integralmente mi ha aiutato a capire gli spazi pieni e vuoti della composizione, e come utilizzarli per dare profondità.
Ho dipinto i melograni secondo la dimostrazione di Brenda ed il risultato finale è stato questo:
Melograni - acquarello 25 x 35 - Rita Vaselli |
Cara Rita,
RispondiEliminamolto informativo questo tuo post. Grazie
Nel disegno botanico disegnamo gli spazi vuoti, quando,volendo ritrarre il positivo ci sono delle difficoltà da parte dell'occhio di percepire esattamente il soggetto. Cosicchè attivando la parte destra del cervello, che non verbalizza l'immagine, ma guida la mano al disegno del negativo, si riesce a rilevare il vero margine.
Si, hai ragione quando dici che il disegno botanico è in positivo ma, quando dobbiamo ritrarre delle parti interne ( ad esempio la colonna delle orchidee), si deve usare il negativo. Anche quando disegnamo gli stami, mettiamo prima il colore sulle parti scure tra uno stame e l'altro ed alla fine creiamo un po di rotondità sui filetti degli stami. Idem per le antere, ovari,ecc.
a presto renata