lunedì 20 febbraio 2012

DIPINGERE CON LA PARTE DESTRA DEL CERVELLO

Qualche anno fa sono usciti libri molto interessanti sul processo creativo, autrice Betty Edwards, ed io li ho letti con molto interesse.
Il primo, forse il più noto, è "Disegnare con la parte destra del cevello", ed esamina come funziona il nostro cervello mentre facciamo attività artistiche.


Rosso squillante - Acquarello di Rita Vaselli
Carta Arches Grain Torchon 30 x 40
 L'autrice è sicura, è tutto basato su studi neuroscientifici, che quando dobbiamo ritrarre qualcuno o noi stessi, mentre riconosciamo i lineamenti , usiamo la parte più creativa di noi.
Per i suoi workshop, l'autrice ha escogitato un metodo un po' particolare per ritrarre, con l'aiuto di una cornice-mirino, un compagno di corso, traendo buoni risultati anche da persone molto impreparate o negate per il disegno.
Io ho letto il libro, che unisce le riflessioni scientifiche ad un percorso di esercizi pratici, e di fatto parla anche molto di storia dell'arte.Un mix veramente affascinante, se l'argomento della creatività ci sta a cuore.
Questo libro mi conferma che quando si crea con concentrazione, è come se si fosse in uno stato di "piccola" trance.
Ne ho avuto la prova un giorno in cui stavo dipingendo dei  fiori.
Erano gli ultimi di una serie di tulipani, dipinti dal vero.Tenevo davvero molto a finire questo studio del rosso alla grande, avevo tutto il colore bagnato sul foglio e lo stavo intensificando, gocciolando il rosso più intenso, quando è suonato il campanello!
Detto così, non è proprio niente. Invece è stato come una sveglia di  soprassalto, un disagio così strano che si è protratto per un po'.
Una vertigine, un batticuore, qualcosa che non aveva senso, ma che mi è accaduta.
I tulipani sono rimasti così. Non sono più stata capace di finirli.
In questi giorni, mettendo in ordine, li ho rivisti, forse sono finiti, davvero.
Questa esperienza mi ha convinto che quando sono tanto concentrata a dipingere, sto usando altre zone della mia mente che non sono compatibili con i normali riflessi.
Se  mi fossi trovata davanti ai fornelli quando è suonato il campanello, avrei aperto la porta e poi  mandato tranquillamente avanti la cottura.
Quando si dipinge è come se fossimo in una dimensione diversa: stiamo mettendo in funzione quello che è più creativo, più irrazionale, più nascosto.
Stiamo usando un potenziale che sembra poco utilizzato nella vita di tutti i giorni : il lato destro  del cervello!

19 commenti:

  1. Molto, molto interessante, cio' che tu dici e che ho potuto sperimentare!!!! In quei momenti, quando si crea e ci si dedica a qualcosa di speciale che amiamo,nella concentrazione totale, siamo come in "uno stato di flusso"......tutto appare semplice e naturale, non si sente ne' fame, ne' sete, siamo li' tutt'uno, con cio' che stiamo....."permettendo di venir alla luce"...dalla parte piu' emotiva di noi!

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    1. Purchè nessuno dia una bella scampanellata!Cara AnnaRosa hai detto la parola giusta:le attività creative si svolgono in uno stato di flusso.Chi dipinge,chi danza,chi fa musica,chi canta ,chi si dedica allo sport preferito..non ha bisogno di nulla,se non di fare l'azione che lo rende così felicemente assorto e quando è così arrivano i risultati migliori.Ciao,a domani.

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  2. A me succede la stessa cosa quando curo il giardino, altra grande passione....totalmente assorbita, ma essendo mancina credo che nel mio caso si tratti del lato sinistra. Ciao Rita - buona giornata,

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  3. Ups - Rita ero così concentrata sulla risposta che mi sono dimenticata di commentare il tuo bellissimo acquerello, incredibile perche è davvero spettacolare. Papaveri sono sempre fascinanti e questi non sono certamente da meno. Bacione

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  4. Cara Jane,quando mi occupo molto di "cose artistiche" tendo ad essere ambidestra.Mi capita di ritrovarmi con due pennelli,uno per mano,ed usarli senza pensare che non sarebbe naturale per me.Il giardinaggio,anche se sul terrazzo, è un momento di contatto con le energìe della terra,perdercisi è una meraviglia.L'anno scorso i miei successi-verdi sono state le insalate!

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  5. What a magnificent tulips, Rita! Very good!!

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    1. Hello,Judy.Thanks! I can not to understand if finished or not...Watercolor "wise" tells me:do not touch them again.I used all red of my palette!Cadmiums reds ,winsor red ,rouge blockxs(this rouge mixes whit yellows,on wet,very bright!).

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  6. Rita, questi tulipani rossi sono fra i più belli che io abbia incontrato. Io direi che dovrebbero restare cosi! Un abbraccio.

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  7. Ciao,Tito.Ti ringrazio perchè il tuo parere positivo viene da un esperto di acquarello che ha anche visto tanti altri acquarelli,e che frequenta la Scuola Gorlini!!!ti dirò che scrivendo il post mi aspettavo di sentire un parere tecnico.La tentazione di infierire(e rovinare...)è un piccolo demone,per me.Se mi fossi fermata PRIMA magari con una bella scampanellata al momento giusto ,quanti lavori si sarebberi salvati!

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  8. Ciao Rita, questi tulipani vanno assolutamente lasciati così!!!
    Sono un'esplosione di caldo, luce, forza vitale!!
    Quest'acquerello non ha ripensamenti, non indulge nel lezioso o nello studio. E' libero e dirompente!!!

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  9. Very beautiful! I love tulips and especially yours...they are sensitive, smooth, colourful and give you a touch of spring! Mmm...

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    1. Hello Gertie,I follow your pictures always charming whit a touch of mistery!

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  10. Yes you are so right!Love your tulips. love,Diana

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  11. These tulips are perfect the way they are, they are just gorgeous!

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  12. Welcome Blaga!It 'nice to meet friends who paint and write about their experiences of art and life:thank for your appreciation!

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  13. This painting is full of life and bravado. I love it so much!

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